Segnaliamo l’iniziativa del circolo PD locale, che, in collaborazione con l’Université Paris 1 la Sorbonne, organizza per mercoledì 12/10/2016 alle ore 19:00 l’incontro di approfondimento
Confronto con uno sguardo critico sulla riforma costituzionale
con Giancarlo Rolla, professore di diritto costituzionale presso l’Università di Genova e firmatario dell’Appello dei 56 costituzionalisti contrari alla riforma costituzionale Boschi-Renzi.
Recati con le tue domande presso l’Université Paris 1 La Sorbonne, salle 1 (1er étage, aile Soufflot) – 12 Place du Panthéon (Link a Google Maps).
Dal curriculm di Giancarlo Rolla: Il Prof. Giancarlo Rolla è ordinario di Diritto pubblico comparato. Direttore del Centro di Ricerca sui Sistemi Costituzionali Comparati del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Genova. Coordinatore del Corso di dottorato in Sistemi costituzionali comparati. E’ Professore al Master in Derecho constitucional europeo dell’Università di Granada ed al Master dell’ITAM di Città del Messico. E’ membro del Consejo Asesor de l’Instituto de Derecho publico de la Universidad Rey Juan carlos di Madrid. E’ membro del Consejo Asesor de la escuela de estudios e investigación judicial della Stato di Guanajuato (Messico). E’ membro della associazione italiana di diritto comparato, dell’associazione italiana dei costituzionalisti, dell’associazione italiana di studi canadesi, dell’associazione argentina di diritto costituzionale … E’ stato responsabile di ricerche nazionali in materia di autonomie locali, di regionalismo e di federalismo, e di ricerche universitarie sui diritti fondamentali e la giustizia costituzionale, con particolare riferimento alle esperienze comparate, specie dell’area iberica, latinoamericana e canadese.
Pubblicato da Comitato per il NO - Parigi
gli italiani in Francia che si oppongono alla riforma costituzionale Renzi-Boschi. Una modifica inaccettabile per metodo e per contenuto, che, stravolgendo la parte II della nostra legge fondamentale, dissolve l’identità della Repubblica nata dalla Resistenza. Una modifica ancor più antidemocratica perché andrebbe ad interagire con la legge elettorale (52/2015), "l'Italicum," che riduce fortemente la rappresentatività del nostro parlamento.
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